Archivio storico lombardo, àÅèÁ·Õè 34

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Società storica lombarda., 1907
 

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˹éÒ 298 - Finita questa opera, che più non era ricerca nè dal villano nè dal padre, Lionardo gli disse che ad ogni sua comodità mandasse per la rotella, che quanto a lui era finita. Andato dunque ser Piero una mattina alla stanza per la rotella, e picchiato alla porta, Lionardo gli aperse dicendo che aspettasse un poco; e ritornatosi nella stanza, acconciò la rotella al lume in sul leggio, ed assettò la finestra che facesse lume abbacinato; poi lo fece passar dentro a vederla.
˹éÒ 298 - ... rappresentando lo effetto stesso che la " testa già di Medusa. Portò dunque Lionardo per questo effetto ad una " sua stanza, dove non entrava se non egli solo, lucertole, ramarri, " grilli, serpi, farfalle, locuste, nottole ed altre strane spezie di simili " animali, dalla moltitudine de...
˹éÒ 300 - Sforza nel grado medesimo l'anno 1493, fu condotto a Milano con gran riputazione Lionardo al duca, il quale molto si dilettava del suono della lira, perché sonasse (l~); e Lionardo portò quello strumento ch'egli aveva di sua mano fabbricato d'argento gran parte in forma d'un teschio di cavallo, cosa bizzarra e nuova...
˹éÒ 299 - Parve questa cosa più che miracolosa a Ser Piero , e lodò grandissimamente il capriccioso discorso di Lionardo; poi comperata tacitamente da un mereiaio un'altra rotella dipinta d'un cuore trapassato da uno strale, la donò al villano, che ne li restò obbligato sempre mentre che e
˹éÒ 298 - Laonde fattala condurre a Firenze, senza altrimenti dire a Lionardo di chi ella si fosse, lo ricercò che egli vi dipignesse suso qualche cosa. Lionardo, arrecatosi un giorno tra le mani questa rotella, veggendola torta, mal lavorata e goffa, la dirizzò col fuoco, e datala a un torniatore, di rozza e goffa che ella era, la fece ridurre delicata e pari.
˹éÒ 89 - Quocirca universitatem vestram rogamus, monemus et hortamur, attente per apostólica scripta vobis mandantes, quatinus eundem administratorem et electum tanquam patrem et pastorem animarum vestrarum devote suscipientes ac debita honorificentia prosequentes eius monitis et mandatis salubribus humiliter intendatis, ita quod ipse in vobis devotionis filios et vos in eo per consequens patrem invenisse benivolum gaudeatis.
˹éÒ 535 - Etude sur la cour de Rome, sur la secrétairerie pontificale et sur la politique des papes au XVIe siècle , Paris 1907, in-8°.
˹éÒ 309 - II buon pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l'uomo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile, perché si ha a figurare con gesti e movimenti delle membra...
˹éÒ 298 - Dicesi che ser Piero da Vinci essendo alla villa., fu ricercato domesticamente da un suo contadino , il quale di un fico da lui tagliato in sul podere aveva di sua mano fatto una rotella , che a Fiorenza gliene facesse...
˹éÒ 88 - Domino, cupientes, soliciti corde reddimur ut, cum de ipsarum regiminibus agitur committendis, tales eis in pastores preficere studeamus qui commissum sibi gregem dominicum sciant, non solum doctrina verbi, sed...

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