Vangeli e Salmi. Con testo e note di commento a fronte

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G. Vigini
Paoline, 2003 - 830 ˹éÒ
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Perché unire in un solo volume i Vangeli e i Salmi? La prima risposta a questo interrogativo potrebbe essere molto "pratica" e scontata: Vangeli e Salmi sono di gran lunga i libri biblici più usati dalla tradizione cristiana. C'è però un'ulteriore risposta che giustifica questo accostamento: l'intero Nuovo Testamento cita ben 78 versetti di una quarantina di Salmi diversi. In altre parole, come egregiamente spiega mons. Ravasi nella Presentazione al volume, Gesù stesso prima e i suoi discepoli dopo, hanno riletto la vicenda messianica alla luce del libro dei Salmi. Inoltre la Rivelazione biblica non è una segreta comunicazione che avviene nel silenzio, né un'esperienza paralizzante ed estatica. Essa è, invece, un dialogo d'amore. Dio per primo rompe il suo silenzio e interpella l'uomo, lo chiama a sé, lo circonda d'amore come un padre o come una madre e uno sposo. E soprattutto attende che l'uomo risponda. Ora, nella Bibbia abbiamo ininterrottamente questa doppia presenza: Dio e uomo si incontrano, si scontrano, si abbracciano, si lasciano, si ritrovano, si parlano. I Vangeli sono in un certo senso il momento più alto della parola di Dio, i Salmi la risposta più completa che Dio si attende dall'uomo.
 

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