1. L'autore e i suoi critici. 2. Misticismo impaziente. CAPITOLO II. - Pag. 3 3. Scopo dell'autore 4. Indirizzo positivistico 8. Il razionalismo Processo storico dello svolgimento della critica esegetica in ordine alle cose naturali nella letteratura ecclesiastica antica e medioevale Pag. 17 1. Tendenza ad un allegorismo eccessivo nei Padri del secolo II. - 6. S. Agostino come mo 7. Principi fondamentali della sana critica CAPITOLO III. Evoluzione della critica esegetica nei tempi mo 1. Repentino sviluppo delle scienze positive tra il XVII e il XIX secolo. - 2. Il tica. clero. 8. Dolorose im di razionalismo apologetico. 7. I moderni Exemeron. 564 1. Difficoltà affermate dai Padri. 3. Difficoltà relative al senso allegorico. 5. Difficoltà relative al valore letterale. l'estinzione della lingua sacra. 7. Anch'esse leggerissime nel caso concreto. 2. Difficoltà relativa all'obbietto delle Scritture. 4. Non gravi nel caso concreto. 6. Difficoltà speciali create dal 1. Difficoltà postume. -2. L'esegeta compromesso da elementi soggettivi. — 3. Un passo indietro. 4. Un grande equivoco a proposito dell'Exemeron. 5. Un disaccordo dopo un accordo di quindici secoli. 6. Perchè la narrazione mosaica è divenuta oscura. — 7. Valore della frase: Conciliare la scienza col dogma. 8. Falso tradizionalismo. 9. Un esempio in proposito. 10. Giusto concetto dell'autorità dei Padri in materia di opinioni tradizionali. - 11. Esempio di S. Agostino. 12. Piena libertà concessa agli esegeti nelle questioni relative al nostro argomento. 3. I letterale va però ugualmente rispettato. — 4. In che significato si dice staccarsi dalla lettera. CAPITOLO VII. La necessità di passare dal senso letterale al figurato nè lede nè rende impossibile la massima stabilita nel capitolo precedente . 1. Objezione alla massima dell'intangibilità del senso letterale. come l'essenza dell'Antico Testamento. 3. Doppia necessità di scoprirvela. 4. Diverso valore del senso letterale di fronte all'allegorico. 5. Due casi in cui il senso letterale si regge da sè. rale scompare di fronte all' allegorico. 7. In che senso si possa dire che scomparisce. 8. Applicazione del caso alla Cosmogonia mosaica. dizio pratico della necessità del passaggio dal senso letterale all'allegorico. 10. Esempi biblici di prima evidenza. 11. Letteralismo licenzioso dei moderni - esegeti. 12. L'autore si difende da un'accusa di contraddizione. 13. Ar per fissare Pag. 84 2. Distinzione dell' obbietto formale e 3. Modi di comportarsi dell'esegeta col l'uno e coll'altro. 4. I due obbietti nella Cosmogonia Mosaica. 5. Tre 6. Eliminazione dal processo 7. Metodo conforme di S. Ago stino. 8. Parte obbiettiva materiale dell'Exemeron. principio della intelligibilità delle Sacre Scritture. 9. Si stabilisce il 10. Testimonianza di 12. Corollari dedotti dal prin S. Paolo. 11. Testimonianza del Genovesi. cipio della intelligibilità. 13. Speciale riflesso sulla intelligibilità delle cose naturali menzionate nella Scrittura. 14. A che parte si limiti la scienza po15. Quanto gli Exemeron moderni abbiano sconosciuto il principio dell'intelligibilità e semplicità delle Scritture. 16. Conclusione. sitiva. CAPITOLO IX. - Il primo passo da farsi dall'esegeta è la determinazione rigorosa del senso letterale del testo 1. Il senso letterale è il fondamento d'ogni altro senso. S. Tommaso. - Pag. 99 4. Pa 2. Testimonianza di 3. Questo principio appartiene alla logica comune. — role di Dante in proposito. 5. Se la cognizione della lingua ebraica sia assolutamente necessaria. CAPITOLO X. lamo Attendibilità della versione di San Gero Pag. 104 1. Antichità, indole ed evoluzione storica dell'idioma ebraico. -2. Come siasi conservato incorrotto il significato del testo biblico dopo l'estinzione dell'idioma. 7. Argomenti in favore della certezza della tradizione ebraica. 8. Prove della sua costanza fino al tempo degli Apostoli. — 9. Come sia passata integra dal giudaismo al cristianesimo. 10. Come se ne impadronisse in modo specialissimo S. Gerolamo.. II. Quanto la sua versione sia meritevole di fede. CAPITOLO XI. Difficoltà che s'incontrano nello stabilire il senso letterale del Sacro Testo e mezzi per superarle . Pag. 119 2. Difficoltà prodotte dal diverso signi3. Esempio della parola dies. 4. Parole e frasi intra5. Casi di ripugnanza apparente della lettera col concetto o colle nature delle cose. - 6. Parte tecnica dei linguaggi. 7. Sus8. Come si possa far rivivere il pensare degli Ebrei per l'intelligenza del Sacro Testo. 9. Applicazione del principio che la parola esprime l'idea. 10. Speciale necessità dell' applicazione di questo principio nella ricerca del senso letterale dell' Antico Testamento. 11. Esempio pratico. 12. Casi di una ripugnanza assoluta del senso lette sidio dei paralleli e del contesto. 1. Legittimità logica del passaggio dal senso letterale che ripugna, ad altro ammissibile. — 2. L'analogia naturale delle cose come tramite alla mente dalle une alle altre. 3. Necessità del suddetto passaggio nella sacra Esegesi. 4. Enumerazione e definizione dei sensi scritturali. 7. Che cosa sia il passare da uno ad altro senso. 8. I sensi scritturali si zione del Padre Patrizio. 13. Definizione postuma del senso letterale. 14. Nelle allegorie non c'è diversità di specie ma solo di forme. Pag. 151 4. Simbolismo 1. More humano loquitur Deus. 2. Forme diverse di allegorie scritturali nella 5. I due sogni di Serse e di Nabucco. 7. Una parabola di Ciro. 8. Alto valore del parlare 9. La parola parabola come allegorico presso gli antichi e nella Bibbia. espressione sintetica di tutte le forme allegoriche. - 10. Allegoria di fatti nel Nuovo Testamento. -11. Si accenna ad un parallelo tra questo e l'Exemeron. 12. Menenio Agrippa e S. Paolo. 13. I simboli del Nuovo Testamento. 14. Un dilemma senza fondamento. CAPITOLO XIV. L'umano e il divino nella Scrittura Pag. 170 1. Differenza tra il discorso divino e l'umano nel subbietto. 2. Dio subbietto delle Scritture. - 3. Si richiama la distinzione tra obbietto formale e obbietto stica delle allegorie scritturali. 5. L'allegoria biblica si emancipa dalla scienza umana. 6. Parallelo tra il soggetto Uomo e la Bibbia. il fisiologo materialista e l'esegeta razionalista. CAPITOLO XV. — Regole per l'accertamento del senso allegorico nelle Sacre Scritture. 1. Due casi in cui siamo richiesti di accertare il senso allegorico di un passo scritturale. 2. L'accertamento deve farsi con critica rigorosa. 3. Prima regola: istituzione di paralleli allegorici. 4. Seconda regola: perfetta convenienza dell'allegoria col senso letterale. 5. Terza regola: sua conformità colla dottrina cattolica. 6. Quarta regola: dignità nel subbietto e nell' obbietto. 7. Quinta regola: conformità dell'allegoria col fine. 8. Sesta regola: che si trovi indicata nelle Scritture. 9. Settima regola: evidenza delle applicazioni al dogma ed alla morale. CAPITOLO XVI. La Cosmogonia mosaica come esempio di uno di quei casi in cui il senso letterale ripugnando alla verità delle cose, bisogna di necessità ricorrere al senso allegorico. Pag. 186 scienza. 1. In che cosa il senso letterale della Cosmogonia mosaica sia incompatibile colla 2. Inammissibilità della moderna interpretazione dei giorni come 3. Non è che una sostituzione arbitraria della lettera alla lettera. 5. Quella interpretazione è falsa6. Paternale del santo Dottore contro i 7. Come sentisse fino d'allora che il senso 8. Serie di considerazioni che lo conducono epoche. |